bruxismo

Bruxismo: un altro malessere accentuato dal Covid 19

La pandemia ha provocato danni all’economia di tutto il mondo, causato milioni di morti e, nel piccolo, anche ansia, stress e disturbi lievi inaspettati come il bruxismo.

Le conseguenze del coronavirus si sono riflettute sulla salute dell’organismo in generale anche per coloro che non sono affetti dal virus.

In che modo?

Attraverso una scarsa prevenzione, dovuta spesso al continuo rimandare le visite di controllo a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.

Anche chi in generale può dire di godere di buona salute e di stare bene mentalmente, alla fine si trova a risentire dello stress e dell’ansia causati da tutte quelle regole, restrizioni, paure e timori che si è costretti a vivere.

Li chiamano generalmente “effetti collaterali da covid19”. 

Tra questi vi sono anche molti problemi legati alla salute della bocca. 

Infatti la situazione di stress ha fatto sì che si registrasse un aumento considerevole di casi di bruxismo.

Cos’è il bruxismo?

Partiamo dalla definizione di bruxismo.

stress bruxismoÈ un disturbo causato da ansia e stress che determina una progressiva usura dei denti.

Si manifesta con la contrazione involontaria dei muscoli della masticazione.

Il bruxismo è un’attività extra dei muscoli masticatori  che avviene al di fuori delle normali funzioni come masticare, parlare o deglutire.

Di solito avviene durante la veglia (bruxismo della veglia) o durante il sonno (bruxismo del sonno). 

Nel secondo caso, quindi durante il sonno è considerato come un comportamento scorretto prima ancora che una patologia.

Le cause principali del bruxismo

Le cause del bruxismo sono da ricercare  in aspetti psicologici.

La prima è sicuramente lo stress cronico: la vita in città, il lavoro, i rapporti interpersonali ci tengono in un continuo stato di allerta a cui alcuni individui sono più sensibili di altri.

Un’altra causa è l’ansia: reprimere le emozioni e le paure in superficie non fa bene alla nostra bocca.

La paura che qualcosa possa accadere influisce profondamente sulla nostra psiche influenzando i movimenti dei muscoli masticatori.

Fra le cause del bruxismo, possiamo annoverare anche alcune sostanze eccitanti come la nicotina, l’alcool, la caffeina e la teofillina in quanto stimolano eccessivamente il sistema nervoso che sfoga poi sui denti.

I danni del bruxismo

mal di denti  e bruxismoUna volta superato il limite di tolleranza che i nostri denti posso sopportare, subentra il fattore danno.

Fra le conseguenze dannose del bruxismo abbiamo sicuramente l’usura dei denti, che peggiora sicuramente l’estetica della bocca e può causare anche eccessiva sensibilità dentale.

Nei casi più gravi può facilitare le fratture dentali, indebolendo gradualmente la forza del dente oppure rallentare eventuali cure odontoiatriche come ponti, otturazioni e ricostruzioni.

Può dunque provocare del dolore continuo e costante ai muscoli della bocca e chiaramente ai denti.

Legame tra Bruxismo e Covid-19

Come spieghiamo l’aumento dei casi di bruxismo nei mesi di lockdown?

Durante i mesi chiuse in casa, molte persone hanno indubbiamente avuto a che fare con diverse paure ed ansie personali.

Come abbiamo visto queste sono le cause principali di questo disturbo.

L’emergenza sanitaria, con le sue implicazioni negative, ha favorito l’accentuarsi del bruxismo negli individui già sofferenti, e la nascita di nuovi casi tra chi non ne aveva mai sofferto.

All’inizio della riapertura infatti è stato registrato un peggioramento delle condizioni orali e paradontali, insieme alla complicanza delle fratture dentali. 

Molte persone, quindi, hanno infatti somatizzato il disagio e lo stress a livello del cavo orale, sfogando le proprie emozioni negative e represse sui denti.

Come trattare il bruxismo da covid19

Una volta diagnosticato il bruxismo, si interviene per proteggere i denti, ma anche la qualità della vita e del riposo, che a loro volta possono incidere sulla salute cardiovascolare.

In questo articolo troverai qualche consiglio utile per gestire lo stress da Covid 19.

 I relativi trattamenti sono suddivisibili in 3 azioni differenti ma complementari.

  1. Utilizzo di strumenti che consentono di evitare lo sfregamento notturno dei denti. Il dentista prescriverà dunque il bite, una mascherina protettiva dei denti da indossare mentre si dorme. Si tratta di un supporto per limitare i danni che il bruxismo cronico porta alle arcate dentali e alla bocca in generale.
  2. L’utilizzo di tecniche di rilassamento per alleviare lo stress, ad esempio attraverso la psicoterapia.
  3. Qualora gli esami lo evidenziassero, sarà necessario il ricorso a ulteriori cure dentali, per la correzione della malocclusione , per riallineare le mandibole e per ridurre i punti di contatto anomali tra i denti.

Appena si avvertono dunque dei cambiamenti o si percepisce della rigidità della bocca al risveglio è bene consultare anche in video consulto un medico o uno specialista ed iniziare ad andare a fondo da subito al problema.

Articolo del dott. Maurizio Falcone

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