Nello sviluppo dell’individuo ed il suo passaggio dalla posizione quadrupede alla stazione eretta bipede, è legato anche allo sviluppo delle arcate dentarie.
I pesci e gli anfibi, entrambi omodonti e conodonti, hanno in comune la locomozione orizzontale e la scarsa o nulla indipendenza della testa dal tronco.
Nei rettili, nei quali la testa inizia ad essere svincolata dall’appoggio claveare, si assiste alla diversificazione volumetrica delle masse dentarie, in special modo dei canini.

Con la comparsa della locomozione quadrupedale si verifica la differenziazione degli elementi dentali, ma solo con l’avvento stabile della locomozione bipede eretta, si ha la differenziazione definitiva morfologica e funzionale degli elementi dentali.

Nel 2009 si scopre l’Algeripithecus il primo artropode fossile risalente a 50 milioni di anni fa, che presenta curve occlusali rapportate alla mobilità della colonna vertebrale, questo esserino di 70 grammi di peso è una figura fondamentale nell’evoluzione dei primi primati.

Tutti i recettori del corpo (dal piede all’occhio) intervengono nell’aggiustamento posturale statico e dinamico. Lo squilibrio di un recettore provoca immancabilmente uno squilibrio tonico posturale, lungo linee vertico-spirali.
 Si tratta di un sistema cibernetico che si auto-adatta nel suo squilibrio ma che non può correggersi da solo.

Esattamente come la colonna vertebrale, l’occlusione dentale si altera modificando tridimensionalmente le sue curve.
 Le curve dell’arcata mandibolare non sono quindi altro che l’espressione dell’adattamento funzionale ad una struttura asimmetrica mascellare che sono influenzate ed influiscono sulla postura.

La corsa è un gesto atletico che si svolge al 100% sull’appoggio del singolo piede e diventa evidente come tra gli aspetti fondamentali da curare per diventare abili corridori vi sia anche quello di saper restare in equilibrio. Pochissimi dedicano un allenamento specifico, per migliorare la propria propriocezione, ossia quell’insieme delle funzioni deputate al controllo della posizione e del movimento del corpo.

Il pensiero secondo cui per imparare a correre…basta correre, non è così.

Allenare in modo efficace le micro abilità per poi combinarle ed inserirle in una corsa corretta ed efficiente, permettere di evitare l’alta percentuale di infortuni e frustrazioni a cui assistiamo oggi nel mondo della corsa.

E’ una componente essenziale della postura del corpo di natura biomeccanica, le cui funzioni e le disfunzioni si realizzano attraverso carichi vettoriali che possono migliorare o peggiorare la postura e quindi il gesto atletico.
L’alterazione del contatto dentale significa alterazione corporea, nella persona con malocclusione c’è una ricerca riflessa di un compenso posturale continua con accomodamenti atipici da cui derivano delle sindromi posturali che alterano l’equilibrio, la forza e l’elasticità. L’organismo per diminuire l’affaticamento creato dal necessario compenso cerca di raggiungere un compromesso muscolare, con evidente minor rendimento nella dinamica corporea ed ancora di più nel gesto atletico.

Articolo scritto dal dr. Marco Martini