Per passione o necessità, la corsa si annovera tra gli sport in grado di fornire un ritorno di benessere, in termini sia fisici che mentali, di gran lunga maggiore rispetto ad altri sport.

Che si tratti di runners o Runnerine, chi pratica la corsa non si stancherà mai di farlo, né tantomeno di parlare, a chi glielo chiederà, degli innumerevoli benefici percepiti, di là dalla performance ricercata.

Ma, quali sono i giovamenti a cui ci riferiamo e soprattutto, quali sono i modi per preservarli?

Per rispondere a questa domanda, vorrei partire da una riflessione: l’allenamento e il benessere che ne deriva, sono situazioni soggettive. È importante considerare sempre la base da cui partiamo, gli obiettivi prefissati, la struttura del nostro fisico e quali sono i limiti che essa ci permette di raggiungere, quali accortezze ci richiede la nostra persona al fine di non far sì che ciò che può essere un beneficio possa trasformarsi in una “corsa” verso l’infortunio.

Da runner e atleta troppo spesso sento passare il messaggio che, per ottenere dei risultati e aver cura della nostra salute attraverso la corsa (come nello sport in generale) sia necessario fare allenamenti particolari, che portino il nostro corpo a superare la soglia della “zona comfort” per entrare in quella in cui l’azione dell’allenamento apporta uno sforzo maggiore al nostro sistema muscolare, articolare e neurologico.

In alcuni casi potrà anche essere così, ma in atri determinati schemi possono essere pericolosi, soprattutto se li adottiamo da soli e senza una valida guida.

Nel mio precedente articolo, Correre: molto più che uno stile di vita, annoveravo tra i benefici dell’atletica quelli “scientificamente osservabili” in chi corre.

Tra questi vi è:
1. previenire l’osteoporosi
2. rinforzare i muscoli del cuore
3. accelerare il metabolismo
4. abbassare i livelli di colesterolo
5. abbassare i livelli di zucchero nel sangue
6. dimagrire
7. migliorare l’umore

La domanda è: ci sono altri aspetti da tenere in considerazione? Quali comportamenti possiamo adottare per preservare la nostra salute e la possibilità di non fermarci a causa di infortuni o sovraccarichi?

Credo che la risposta a queste domande debba necessariamente essere SI.
Basterà tenere in considerazione alcuni semplici accorgimenti…

Sii l’allenatore di Te stesso

“La mente è tutto. Ciò che tu pensi tu diventi”.
Permettetemi di aggiungere a questa importante tesi un’espressione senza la quale probabilmente non ne comprenderemmo il significato: “conosci te stesso.”

Il primo passo per fare bene è conoscere il nostro corpo, riuscire a percepire le sensazioni che vive e saperle ascoltare. Quando si è stanchi, sarà bene rallentare, così come quando ci si sente in forma, fare quel poco di più che ci aiuta a renderci più forti e più resistenti.
Entrando in sintonia con il nostro corpo, la mente riuscirà a trarre da esso sempre il meglio sia in termini di benessere fisico, non rischiando di andare in overtraining, sia in termini di benessere mentale, non andando incontro a stress nervoso.

Agisci come fossi un professionista

Il potenziamento

“La corsa la definisco come una casa da costruire piano piano sin dall’inizio, poco per volta, con intelligenza, determinazione e costanza.”
Siamo donne e uomini che praticano corsa mentre vivono la loro vita, fatta di routine e mille cose cui badare. Spesso ci dimentichiamo di quanto chiediamo a noi stessi al fine di non rinunciare a ciò che amiamo.
Per questo, dobbiamo assolutamente agire con intelligenza.

Come possiamo fare?  Curare il potenziamento.
La pratica della corsa richiama uno schema motorio e una biomeccanica capaci di mettere in gioco molte variabili: postura, forza, capacità muscolare, potenza, elasticità, propriocezione e resistenza.
Non basta soltanto correre, ma occorre allenare tutti gli aspetti legati alla corsa. Basterà dedicare un giorno alla settimana al cosiddetto potenziamento, praticando tutti quegli esercizi di tecnica e di miglioramento della forza elastica, che ci aiuteranno a migliorare il nostro gesto atletico e a prevenire l’infortunio.

L’integrazione

Se sei un runner che corre dalle tre alle quattro volte a settimana per più di 40 minuti ad un ritmo medio di 10 km/h, non puoi trascurare l’alimentazione. La parola d’ordine diventa INTEGRARE, con il giusto apporto di kcal, sali minerali, integratori specifici, il tuo fabbisogno energetico.

L’Outfit

Siamo runner e non andiamo a fare sfilate di moda

Inoltre, se per esempio ci alleniamo in orari particolari (all’alba o la sera), portare maglie, cappellini, gadget con catarifrangenti ci permetterà di essere visibili!

La scarpa giusta

Per concludere, entriamo nel fantastico mondo della scarpa giusta.
Più o meno ammortizzata, da trail, da strada, da pista, con la piastra in carbonio o senza la piastra in carbonio, oggi la scelta è molto ampia, forse anche troppo!
Non seguiamo le mode: la pianta del nostro piede ha una forma tutta sua e merita la scarpa giusta.
Come fare per sceglierla?
Oggi, la maggior parte dei negozi specializzati per il running ha al suo interno un tapis roulant in grado di registrare i dati necessari per verificare che tipo di appoggio abbiamo durante la corsa.

Questo è il primo “passo” per procedere alla scelta! E ricordiamo sempre: prevenire è sempre meglio che curare!

Buone corse

Articolo scritto da Flavia Iuele